PROGETTO INNOVITAM PER UNA SOSTENIBILITÀ INTEGRALE: AMBIENTALE, SOCIALE, ECONOMICA
Proposta della Fondazione IFFSS (Internationalò Foudation for Food Safety and security
(cfr.breve profile in fondo al testo)
1- Concept
Il Progetto INNOVITAM intende realizzare progressivamente (5 anni) una rete nazionale di smart community digitali giovanili e femminili costituite da piccole aziende agricole, agriturismi ,laboratori artigianali di trasformazione e punti vendita a carattere famigliare, ad alta tecnologia e redditività, volto a riattivare le economie marginali delle aeree interne particolarmente del centro-sud, creandovi modelli per nuovi sistemi alimentari, ed una nuova base occupazionale ben retribuita, stabile e socialmente motivata.
Partendo dai giovani e dalle donne si intende rovesciare la connotazione della impresa finalizzata solo al beneficio di se stessa, per sviluppare al contrario una cultura dell’etica, del servizio al territorio ed alla collettività- nazionale, per una crescita armoniosa, diffusa e condivisa, con benefici per tutti e per la casa comune.
Il focus è valorizzare il lavoro umano e la potenzialità delle aree marginali, collinari e anche di montagna -dove oggi le produzioni sono fisicamente segmentati , di scala ridotta e di difficile accesso remunerativo al mercato - attraverso la partecipazione dei giovani operatori a smart community portatrici di un elevato impiego di tecnologie e reti telematiche (agricoltura di precisione, genetica, intelligenza artificiale, ecc ) come strumenti per un prodotto che unisca altissima qualità sanitaria e connotazione tradizionale, innalzando il reddito degli agricoltori e delle piccole imprese collegate e cosi permettere per repliche successive, uno sviluppo integrale delle aree interne del nostro Paese nel loro insieme.
2- Piani Territoriali Integrati per il Recupero delle Aree Interne.
Nel territoriali INNOVITAM adotta come principio quello di porsi al servizio della Agricoltura Etica: la produzione sana è il frutto della buona terra, e questa è nelle mani di coloro che hanno dimostrato di amare sia la natura rispettandone le leggi biologiche, che i propri simili, accogliendo e valorizzando quanti sono sfavoriti o necessitano di aiuto per inserirsi nella vita attiva.
Innovitam ha già raccolto una formale disponibilità di collaborazione da parte della BioAS che coordina la Rete delle Fattorie Sociali (oltre 150 nel territorio nazionale, con particolare concentrazione in Sicilia e nel Mezzogiorno) e si appresta a sottoscrivere altri accordi con i Distretti del Biologico, Gruppi di Acquisto Solidale, Network di “Riabitare l’Italia”, etc..
Altre adesioni istituzionali (Regioni, distretti del Cibo) assicurano la possibilità di replica del modello.
Operatori dell’industria avanzata (dell’elettronica, della meccanizzazione agricola di precisione, dell’irrigazione, etc.) ed anche grandi player dei servizi al territorio (Poste Italiane, Enel, ISS) sono disponibili a partecipare alle iniziativa.
Il Progetto richiede ora di procedere ad una verifica sul territorio, eseguire uno studio di fattibilità partecipato dagli operatori locali più avvertiti dell’Agricoltura Etica, e creare un modello di riferimento, un benchmark per programmi di investimento nel quadro della programmazione Comunitaria dei Complementi Regionali di Sviluppo, attualmente in fase di allestimento nelle Regioni nel Mezzogiorno.
3- Due processi da intrecciare: sviluppo dei redditi e della qualità etica del lavoro.
Il Progetto si articola in distinte direttrici di innovazione volte a perseguire risultati simultaneamente sia sotto il profilo della sostenibilità economica di breve medio periodo (i redditi nelle campagne sono oggi troppo bassi!!!) sia sotto il profilo della generazione di innovazioni di prodotto e di processo necessari strutturalmente all’economia del nostro Paese.
Il criterio è che lo sviluppo alla piccola scala delle comunità agricole si otterrà solo se queste comunità sapranno porsi al servizio di bisogni acuti e sentiti al livello nazionale.
L’Agricoltura può e deve riscoprire il senso di se stessa nell’economia contemporanea. E questo può accadere dentro una strategia di cura, offrendo generosamente beni e servizi che mancano dentro la matrice del sistema nazionale di salute pubblica ed igiene sociale.
Si tratta di dare impulsi alla innovazione ed allo sviluppo con una strategia ed una finalizzazione ben chiara, che Innovitam persegue simultaneamente ed in maniera sinergica in ciascun territorio di intervento. Hanno la forma di programmi di azione per così dire nazionale. Ma possono/devono essere sviluppati per repliche successive – sebbene accelerate – nel tempo. In modo da migliorare progressivamente con l’esperienza, e valorizzare le realizzazioni migliori in funzione di benchmark.
In taluni contesti uno degli impulsi potrà essere raccolto dagli operatori locali con maggiore adesione rispetto agli altri. Ma con il tempo le diverse innovazioni, alle diverse scale delle Aree Interne, potranno interagire creando un ambiente sociale ed economico altamente dinamico: le smart community per lo sviluppo.
Di tali impulsi all’innovazione (che sono il riflesso simmetrico dei deficit nella matrice nazionale della salute) proponiamo nel seguito una sintetica elencazione:
a- Rimuovere il deficit nazionale di carni di alta qualità (valorizzando la pastorizia ed allevamenti bradi e semibradi). Diffondiamo oggi materie prime di dubbia qualità sanitaria (carni e mangimi importati da Paesi Terzi) che minacciano la salute del consumatore, e che impediscono di al contempo di rilanciare il marchio del Mezzogiorno sui mercati ad alto valore aggiunto. E’ necessario riprendere i prodotti lavorati di alta fattura nel solco delle tradizioni gastronomiche dei borghi italiani. Assunti in forma rituale, nelle circostanze conviviali e festive, tali prodotti sono funzionali alla dotazione nutrizionali delle popolazioni contadine e dei lavoratori ad alto esborso energetico. A condizione ovviamente iche siano ntrinsecamente sani. Per questo scopo, la proposta di INNOVITAM fa perno sul processo circolare di produzione. Ciascuna azienda del Progetto disporrà di una propria capacità di coltivazione naturale prodotti di altissima qualità (da 15 a 50 /60 ha per alimentare a metro zero gli allevamenti ( compreso gli animali da cortile ) di scala famigliare. Arricchiti di impianti ortofrutticoli di alta qualità ( intelligenza artificiale per l’agricoltura di precisione, ecc).
b- Sviluppare l’Agriturismo dell’Accoglienza profondamente diverso dal modello edonistico “godi e fuggi” diffuso sul mercato contemporaneo. Si valorizzerà l’offerta stanziale di medio lungo periodo prevalentemente fuori stagione, per persone anziane e nuclei familiari bisognosi di recuperare energie e serenità dissipate dalla vita urbana. Un agriturismo che per standard e modalità avrà anch’esso forte impronta etica. Agli ospiti verrà offerta una conoscenza pratica delle coltivazioni e delle proprietà salutari che dalla terra si trasferiscono nel cibo tradizionale e nei prodotti artigianalmente lavorati. Agli ospiti verrà offerta la possibilità di diventare alleati nella diffusione dei prodotti locali, valorizzandone e promuovendone il consumo nelle loro cerchie relazionali in città, sia italiane che straniere.
c- Modernizzare l’infrastruttura sociale del territorio agituristico. Proporre un agriturismo etico ed al contempo moderno: un ambiente residenziale efficiente, funzionalmente non gerarchizzato ai modelli di vita urbana: insieme ai dispositivi di rete per l’agricoltura intelligente, si sta progettando la diffusione di strumenti per la telemedicina, assistiti centralmente da aziende sanitarie del settore pubblico, che cureranno non solamente le emergenze (cosa necessaria per una utenza anziana e famigliare) ma anche il training fisico e la priprietà della alimentazione. Infine si sta studiando, con una grande compagnia di noleggio auto senza conducente, la possibilità di mettere a disposizione flotte in car-sharing di vetture elettriche nei comprensori agrituristici estesi ma coordinati nel territorio.
d- Sviluppare la mobilità elettrica nei comprensori agricoli delle Aree Interne (l’installazione di colonnine presso le fattorie) costituirà un ulteriore elemento di richiamo, ed insieme una importante manifestazione delle smart farm: ovunque possibile, dalle residenze, agli allevamenti, agli impianti di servizio e commercializzazione, verranno installati pannelli fotovoltaici integrati tra di loro, per assicurare l’indipendenza energetica del nuovo modello di vita agricola nelle Aree Interne.
e- Creare il settore della Alimentazione Salutare: proposta altamente innovativa sui mercati urbani italiani ed europei offrendo “Collezioni Alimentari Mediterranei”. Linee di alimenti preparati e conservati sotto vuoto a km zero, ad alto valore nutraceutico, ottenuti con le migliori produzioni dei distretti locali, sulla base di un sistematico inventario delle proprietà nutrizionali (macro e micro nutrienti). Si produrrebbero così sequenze di prodotti utili a perseguire la alimentazione mediterranea con caratterizzazione regionali, specializzate per capacità di prevenzione. I prodotti – opportunamente confezionati in impianti con tecnologie moderne distribuiti nel territorio – possano essere recapitati via e-commerce ai consumatori (specie alle categorie fragili) sia Italia che estero, valorizzati sia mediante i canali informali (ospiti dell’agriturismo) che i canali commerciali usuali. La logistica contemporanea è in grado di assistere questa nuovo modello di produzione e distribuzione di lungo raggio. L'Agricoltura Etica entrerebbe così a svolgere un ruolo di apripista per un mercato decisivo nel futuro della prevenzione sanitaria sociale, per un fabbisogno nazionale attuale di circa 12-15 mln di persone, soggette od esposte a malattie croniche asintomatiche con previsione di raddoppio nei prossimi 10 anni per effetto dell’aumento della popolazione anziana.
Ponendosi al servizio di questi rilevanti obiettivi nazionali, le smart farm, gli agriturismi e i laboratori artigiani daranno luogo ad una dinamizzazione territoriale, sostenendo concretamente molti degli obiettivi del PNRR (diffusione di energia solare, controllo regimi idraulici secondari, monitoraggio aree boschive, rigenerazione biologica terreni agricoli ecc) e delle aspettative di recupero delle aree interne (aziende giovanili a vocazione multit-tasking si impegneranno esse stesse nei servizi locali: car sharing di breve raggio, servizi di consegna plichi, formazione farm2farm, etc.).
In estrema sintesi, possiamo dire che gli “smart district” favoriti da Innovitam, attraverso la diffusione delle energie alternative, ed attraverso pratiche agricole sempre più inclini alla metodologia di coltivazione organica e biologica (che si esige per le produzioni altamente salutari) che catturano CO2 in misura crescente nei suoli, potranno essere classificati non più come sistemi energivori di produzione, ma come sistemi “energiferi”.
Fenomeno talmente innovativo, da non aver ancora cittadinanza nel dizionario della lingua italiana.
4- L'Alta Formazione Professionale alla base di Innovitam.
L'Adesione al Programma dei giovani - prerequisito assoluto del Programma – e la loro capacità di arricchirlo nel tempo, riposano sulla possibilità di erogare cicli formativi adeguati, che esaltino le potenzialità di valorizzare attitudini e desideri di conoscenza, nella complessa pluralità delle prestazioni richieste dalla agricoltura organica ad alta tecnologia (espressione che sembra quasi un ossimoro).
Innovitam porrà al primo posto la realizzazione di corsi professionalizzanti e promuoverà la creazione di istituti di alto livello dedicate alle scienze dello sviluppo integrato nelle Aree Interne ad alta tecnologia.
Un dispositivo importante per la creazione di strutture educative con questi scopi è offerto dal nuovo modello di Istituto Tecnico di Specializzazione introdotto con la legge n.2333 DEL 12.07.22. Esso si caratterizza per produrre e concatenare tra di loro diversi segmenti del procedimento ascendente della conoscenza e della sua integrazione intersettoriale. Non in generale od in astratto (compito che resta specifico delle Università cui pure si può accedere dopo un ciclo di ITS) ma in relazione ad un concreto e specifico programma di sviluppo territoriale.
Innovitam, in ossequio a questa metodologia, intende favorire, con la partecipazione di società alleate, alla nascita della Academy “Paideia del Mediterraneo” che si insedierà in Palermo per erogare processi di formazione funzionali alla realizzazione dei progetti operativi di sviluppo comprensoriale nei diversi settori [turismo, agrifood, infrastrutture etc.] in 4 Pronice della Sicilia.
Alla Fondazione “Paideia” partecipano leader di riferimento dell’economia siciliana, insieme ad amministrazioni territoriali ed Enti Regionali.
Il modello duale “Academy – Fondazione”, simile a quello classico del mondo anglosassone dei club per la promozione dello sviluppo, ha immediatamente dimostrato la sua rilevanza nella gestazione del Programma Innovitam.
È infatti funzionale alla associazione di nuovi imprenditori nei diversi settori dello sviluppo, ed alla creazione di dirigenti locali di processo. In estrema sintesi, l’Academy costituisce l'unità operativa del dialogo con il sistema locale [capitale, lavoro, istituzioni].
Il loro impegno assicura l’individuazione degli imprenditori, nuovi o disposti alla riconversione di modello, da convocare ai processi formativi di nuovo tipo, ed ad assumere responsabilità di terreno nello svolgimento del Programma.
5- I benefici di tipo ESG (Environment, Social, Governance) generati da Innovitam.
Come si evince dai paragrafi precedenti la proposta INNOVITAM fa perno sul processo circolare di produzione dentro ciascun settore (dall’allevamento alla fertilità dei suoli) e tra molteplici settori diversi (allevamento > orticoltura, micro-agroindustria > commercializzazione > agriturismo etico e del benessere). Le smart farm daranno luogo ad una dinamizzazione territoriale multi-livello, sostenendo concretamente numerosi obiettivi del PNRR (diffusione di energia solare, controllo regimi idraulici secondari, monitoraggio aree boschive, rigenerazione biologica terreni agricoli). Le aspettative di recupero delle aree interne saranno in gran parte commisurate – insieme all’azione pubblica di offerta di servizi – all’iniziativa imprenditoriale delle nuove aziende giovanili di produzione agricola, per loro natura a vocazione multitasking (molto spesso impegnate anche nell’agriturismo oltre che nella valorizzazione commerciale dei loro prodotti, si impegneranno esse stesse nei servizi locali di comunicazione: car-sharing di breve raggio, servizi di consegna plichi, formazione farm2farm, etc.).
Lo sviluppo del territorio interno esige forme miste e di integrazione che è difficile scindere e classificare separatamente. Basti pensare che la stessa nozione di “popolazione residente” dovrà allargarsi, in virtù dei fenomeni descritti in precedenza, e dovrà includere la popolazione fluttuante tra città e campagna, che riguarda movimenti generati autonomamente al di fuori delle aree Interne, ma spesso promossi od invitati dalle Aree Interne e dalle loro politiche di sviluppo (come peraltro anche Innovitam suggerisce). Ragione per cui potremmo usare il termine di “popolazione adottata” perché si tratta comunque di popolazione da integrare unitariamente alla socialità “autoctona” delle campagne.
Questo aspetto ò molto importante dal lato della progettazione delle politiche pubbliche convenzionali, che non riescono a stare al passo con l’offerta di servizi pubblici alle aree interne perché parametrano le esigenze sulla base della popolazione “residente” senza però contare la popolazione “adottata” la cui misurazione è effettivamente assai difficile. Non solo nella estensione, ma anche nel significato. Poiché a volte ”le nuove persone adottate” pesano sul territorio Ma a volte lo arricchiscono di collegamenti e soluzioni cui il sistema locale non potrebbe dare luogo1.
Per conseguenza il queste complicate alchimie socio economiche anche il valore prodotto dai territori smart innovativi richiede nuove concettualizzazioni ed indicatori di stima.
In alcuni casi si potranno adottare misurazioni espresse come di consueto con i numeratori del mercato (come la produzione lorda vendibile od il reddito, e così via) in altri casi si potranno adottare indicizzazioni convenzionali, come accade per i riflessi di Innovitam sull’Ambiente. Tuttavia, per quanto dettagliate queste misurazioni possano essere difficilmente si presteranno ad una operazione di “somma” per valutare compiutamente il fatto straordinario che un territorio marginale ed inutilizzato si trasforma in fonte di progresso, e che a fronte della estensione dei territori “energivori” si costituiscono su vasta scala “territori energiferi”.
Queste difficoltà di misurazione sono ormai ben note in letteratura, e si affrontano inventariando separatamente gli effetti di tipo ESG (Environment, Social, Governance) portati da un programma. In questo caso da Innovitam.
Tutto ciò premesso nel Prospetto in Allegato si offre un elenco dei beni e servizi installati da Innovitam nei territori, con la classificazione che a ciascuno di essi può corrispondere in ambiente di stima ESG. L’elencazione dettagliata non deve tuttavia far dimenticare che tutte le attività sono tra di loro integrate ed il loro prodotto, nel suo insieme deve essere percepito come flusso di “ricchezza naturale” (cioè generato dalla terra e dall’agricoltura organica) prodotta dai territori marginali e puri delle Aree Interne.
Ogni casella indicativa di un beneficio viene associata alla lettera M (quando è prevalente il beneficio misurato sui mercati) od m (a seconda della rilevanza). Negli altri casi si ricorre alle classificazioni ESG.
ALLEGATO. CLASSIFICAZIONE DEI BENEFICI ADDOTTI DAL PROGETTO INNOVITAM PER MACRO AREE.
Classificazione tipologia dei benefici:
M, m = Mercato
E = Environment;
S = Social Impact;
G = Governance upgrading.
Produzione e Commercializzazione Agricola e;
Prodotti primari di alta qualità per successive trasformazioni o commercializzazioni (cd 1^,2^,3^ gamma); |
M/S |
Prodotti agroindustriali KM zero: confezionamento e pretrattamento dei prodotti per la commercializzazione diretta con brand aziendale e di sistema (cd 4^, 5^ gamma) per mercati di alto valore aggiunto (prodotti qualificati per la salute); |
M/S |
Consumi in Horeca propri o del territorio (con attenzione alle patologie degli ospiti); |
M/S |
Creazione di reti commerciali lunghe ed informali create mediante il circuito agrituristico (l’ospite come partner nei luoghi di provenienza); |
M/S |
Arricchimento del “brand Italia” con i valori della amicizia, della collaborazione, della attenzione alla salute per il consumatore e la sua famiglia. |
S |
Produzione di Servizi per il benessere e la cura delle persone:
Offerta residenziale di medio-lungo periodo per persone anziane, assistita da telemedicina e training per il benessere psicofisico; | M/S |
Inclusione al lavoro di persone disagiate o portatori di disagio psico-fisico; | m/S |
Education amatoriale e professionale alla coltivazione biologica, ed alle proprietà nutrizionali conferite dalle produzioni locali; | m/S |
Nuove forme di training psico-fisico: partecipazione alle attività agricole, alla pastorizia ed alla vita comunitaria della transumanza; | m/S |
Organizzazione di servizi comunitari di assistenza alla scolarizzazione primaria, alla cura e vigilanza di anziani e disabili. | m/S |
Generazione di beni pubblici ambientali e territoriali:
Aumento del Carbonio sequestrato nei suoli (e conseguente riduzione della CO2) mediante estensione delle coltivazioni con modalità biologico ed organica; | E |
Generazione di Energia Rinnovabile (solare, eolico, mini-idraulico); | M/E |
Regimazione e conservazione delle acque di superficie e nel sottosuolo; | E |
Vigilanza e manutenzione dei versanti idrogeologici; | s/E |
Protezione delle specie animali autoctone | E |
Servizi Territoriali Innovativi:
Gestione dei dispositivi digitali di monitoraggio del territorio. | E/G |
Gestione colonnine di alimentazione della mobilità elettrica; | M/E |
Offerta innovativa di mobilità intelligente (car sharing, auto-stop telematico su app locali, prenotazione servizi pubblic, etc.); | M/E |
Manutenzione leggera della viabilità della rete di distribuzione elettrica, idrica e fognaria dei comprensori. | E/S |
Progettazioni di migliorie paesistiche e funzionali del territorio. | E/S/G |
Monitoring territotiale in interlocuzione costante con le Pubbliche Amministrazioni locali (wistherblowing su fenomeni atipici o pericolosi in divenire o prevedibili) | E/S/G |
Servizi per la cultura:
valorizzazione e recupero degli arredi interni ed esterni delle case coloniche; | m/E |
creazione di atelier locali di design e restauro, | M/S |
punti-biblioteca incluse nel circuito ragionale | S |
cura e valorizzazione di talenti giovanili nei linguaggi tradizionali ed innovativi dell’arte. | S |
Incontri culturali e conversazioni sul mondo con i viaggiatori in transito o residenti nei luoghi; | S |
Circolazione cinematografica e dell’arte performativa nazionale ed internazionale. | S |